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Serie B1

Alla scoperta delle Argentelle: Aurora Bonafini

In questa rubrica settimanale andiamo alla scoperta delle argentelle, notizie e curiosità dentro e fuori dal campo. Concludiamo la nostra rubrica con nostro il capitano: Aurora Bonafini

Nome: Aurora Bonafini
Età: 27
Numero preferito: 3
Ruolo: Palleggiatrice
Soprannome: Auri
Piatto preferito? Gelato
Musica preferita: Ascolto qualsiasi genere, anche se vado un po' a periodi, l'unica canzone che non cambia mai è quella che ascolto durante ogni pre-partita!
Profili social: Instagram, Facebook
Innamorata? Certo
Miglior posto in cui sei stata: Al mare a Cefalonia, un'isola della Grecia. Era settembre con poca gente, sole che non scottava troppo, spiagge e acqua spettacolari e soprattutto compagnia perfetta!
Viaggio ideale: Giro delle città più famose ed importanti d'Europa.

Se dovessi scegliere tra le tue attuali compagne di squadra con quale andresti: 1) in battaglia 2) a far festa 3) a vivere?
«1) Piera, se c'è un modo per vincere lei lo trova. 2) V.C_squad, un nome una garanzia! Per chi non le seguisse su instagram, sono Vitto e Clara. 3) Kate, è come una sorella».
Come ti sei avvicinata al mondo della pallavolo?
«Da piccola facevo nuoto, ma avevo questo grandissimo desiderio di giocare a pallavolo, così dopo 6 anni di piscina sono finalmente riuscita a trovare un compromesso con i miei genitori convincendoli a portarmi in palestra!».
Conciliare sport e studio è sicuramente molto impegnativo. Come te la cavi?
«Avere tanti impegni è difficile, ma aiuta a migliorare la propria organizzazione. Lo sport per me è sempre stato fondamentale, quindi non mi pesava rimanere alzata fino a tardi a studiare pur di non saltare neanche un allenamento o una partita.».

Qual è il tuo obiettivo nella pallavolo e cosa pensi di dover migliorare per raggiungerlo?
«Il mio obiettivo è quello di allenarmi al meglio per arrivare in super forma ai tornei estivi di green volley di cui sono una grandissima appassionata! Ok dai, un po' anche divertirmi e crescere insieme alla squadra! Come? Cercando di migliorare sempre di più la qualità e la costanza delle mie alzate per venire incontro alle esigenze di ogni attaccante».
A quale giocatrice ti ispiri?
«Non ho un pallavolista a cui faccio riferimento, mi piace di più guardarmi intorno nell'intero mondo dello sport per farmi ispirare non soltanto da aspetti tecnici, ma piuttosto da modi di vivere lo sport e da mentalità vincenti. Il mio idolo sportivo è Alex Del Piero».
In partita qual è il tuo mantra?
«Esiste solo un motto: vincere non è importante, è l'unica cosa che conta».
Quali sono i tuoi interessi? tolta la pallavolo
«Mi piace tantissimo guardare le serie tv, fare giochi da tavolo, la settimana enigmistica, andare in montagna e fare dolci».
Il lavoro che vorresti fare?
«Mi sto per laureare in Ingegneria Edile-Architettura. Mi piacerebbe avere una lavoro legato alla parte ingegneristica della mia formazione, che mi consenta di prendere decisioni ed avere responsabilità».
Come hai vissuto il primo lockdown?
«È stato stranissimo, quando uscivo a fare la spesa mi sembrava di essere all'interno della serie tv "The walking dead"».
Una tua valutazione sugli attuali allenatori?
«Maurizio: competente ed appassionato, passerebbe giornate intere ad allenare...per fortuna che esistono i custodi!
Carmen: energica e piena di vitalità, sempre pronta ad offrirti un sorriso e qualche caramella!
Paolo: silenzioso, preciso e sempre disponibile e con delle emoticon personalizzate stre-pi-to-se!».
Quello che avresti voluto sempre dire a qualcuno, ma che non hai mai detto?
«Se non l'ho mai detto probabilmente non lo dirò nemmeno in un'intervista, non credi!? ;)».
Ci siamo, ultima domanda: Argentario perchè?
«Argentario perché sono molto affezionata alla società e a tutto quello che c'è dietro. Argentario perché mi ha sempre dato modo di crescere tantissimo, sia puntando direttamente su di me, sia facendomi fare importanti esperienze di categorie superiori in altre società. Argentario anche perché da qualche anno mi dà la possibilità di condividere con ragazze più giovani il mio piccolo bagaglio di esperienza maturato durante le varie stagioni».

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