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Itas Trentino - Cisterna, analisi, numeri e pagelle

L’Itas Trentino risponde a Perugia: 3-0 ai danni di Cisterna contro il 3-1 degli umbri su Modena. Il primo atto dei quarti di finale scudetto fila via senza intoppi per le due big, che ora passano la parola a Civitanova, Verona, Piacenza e Milano. I vincitori della regular season hanno sofferto tantissimo nel primo set, ma poi si sono sbloccati e hanno fatto mancare l’aria a Cisterna, che non è più riuscita a tenere il passo. Ci riproverà domenica in casa, unica vera chance disponibile per tenere aperti i giochi.

Il tabellino completo

I momenti decisivi

Il match comincia con una frazione complicata per l’Itas Trentino, nella quale incassa break point ad un ritmo preoccupante, denunciando qualche difficoltà di troppo nella fase di cambio palla. Fino al 22-22 l’equilibrio è assoluto, Faure rivaleggia alla pari con Rychlicki, Cisterna difende e rigioca con continuità e rimonta da 18-15 al 18-18, poi dal 20-18 al 20-20 e infine dal 22-20 al 22-22. A inclinare la bilancia dalla parte trentina, in extremis, è un contrattacco di Michieletto sull’assist servitogli da Bartha, in un’azione giocata da Trento senza il palleggiatore e il servizio out finale di Bayram.
Tutto questo grande equilibrio evapora in via definitiva nella seconda frazione. Non subito, ma dal 7-6 in poi, dopo un erroraccio di Mazzone in attacco e un muro di Kozamernik su Faure. Poi l’Itas Trentino dilaga, con un ace di Lavia su Ramon e uno di Kozamernik su Bayram. Nel terzo non c’è partita, perché l’attacco pontino si ingolfa, ingabbiato alla perfezione dal muro e dalla difesa di casa, che costruisce strappi perentori: da 6-5 a 10-5, da 11-6 a 15-6, dal 17-8 a 20-8 mentre Soli inseriva uno dopo l’altro Magalini, Acquarone, Gabi Garcia e Pellacani.

Cosa dicono i numeri

Il tabellino complessivo è impietoso nei confronti di Cisterna: 56% - 39% in attacco, un mostruoso 9-1 a muro, 5-3 dai nove metri. Poco esaltanti i numeri di entrambe le ricezioni: 43% per quella di casa, 37% per quella ospite. Indicativo delle difficoltà incontrate dall’attacco di Cisterna il fatto che la squadra di Falasca abbia schiacciato inutilmente ben 15 palloni in più di Trento (81-96).
Più interessante diventa allora dare un’occhiata al solo primo set, nel quale gli ospiti in attacco hanno fatto meglio nella fase di cambio palla sia dopo ricezione positiva (50%-60%), sia dopo ricezione negativa (9%-31%). A bilanciare questi numeri drammatici per i gialloblù sono stati i muri (3-1) e il contrattacco (75%-48%). Poi è cambiato tutto.

Le nostre pagelle

RICCARDO SBERTOLI (pal) 8 – Le sue prestazioni complete sono uno dei motivi per i quali nel girone di ritorno l’Itas Trentino non ha perso nemmeno una gara ed è andata a prendersi il primo posto finale. A dargli una grossa mano è la possibilità di contare su un opposto in forma, una condizione che compensa abbondantemente le difficoltà della ricezione, che quest’anno non è certo fra i fiori all’occhiello. Il suo compito, oggi, era anche quello di riportare a regime Kozamernik, pienamente assolto.

KAMIL RYCHLICKI (opp) 8 – Nell’ultimo mese ha cambiato marcia e con un opposto così nessun traguardo è precluso a priori. I tempi in cui Fabio Soli doveva alternarlo di continuo a Gabi Garcia sembrano lontanissimi (ma non lo sono). L’opposto lussemburghese, prossimo ad indossare la maglia azzurra, ha messo a terra il 70% dei palloni attaccati, senza alcun errore, decorati con un muro e un ace. Il suo servizio ha portato in dote 7 break point.

ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 7,5 – Serata di ordinaria amministrazione per lo schiacciatore azzurro, che si trova sempre un muro blindato davanti, beffato nel 48% dei casi, identica percentuale non eccelsa per quanto concerne i tocchi positivi in ricezione. Va però ricordato che viene chiamato in causa quasi solo nella fase break, più complicata del cambio palla, per questo il suo apporto è comunque di sostanza. Al servizio non si vede, ace a parte, a muro invece esulta per due volte.

DANIELE LAVIA (sch) 7+ – In attacco fatica parecchio, tanto che chiude il match con il 44%, riuscendo a sbloccarsi solo nel secondo set (60%), tuttavia i numeri vanno sempre comparati con quelli degli avversari, quindi, visto che Bayram e Ramon non sono andati oltre il 23% e il 32%, il quadro diventa più rassicurante, anche perché ha commesso un solo errore e non ha subito alcun muro. Inoltre al servizio è stato il migliore in campo, con 8 break point all’attivo.

FLAVIO GUALBERTO (cen) 7 – Si merita un voto ampiamente sopra alla sufficienza, non grazie all’attacco, che si ferma ad un modesto 50%, né ai muri (1 solo block), ma al servizio, che Cisterna mostra di soffrire oltremodo. L’Itas ci costruisce sopra 5 break point in tre set.

JAN KOZAMERNIK (cen) 8 – Molto meglio che al collega brasiliano è andata al centrale sloveno, che oggi, per la prima volta dopo essere stato operato alla schiena, è tornato ad esprimersi ai suoi livelli migliori in tutti i fondamentali, trascinato da una voglia di giocare che sprizza da tutti i pori. In attacco vanta un sontuoso 83%, al quale ha aggiunto 3 block vincenti e persino un ace. Per Soli non è facile scegliere chi lasciare fuori con tre centrali così.

GABRIELE LAURENZANO (lib) 6+ – Le sue percentuali in ricezione sono pessime (23% di tocchi positivi e 15% di perfetti) ed ha anche subito 2 ace su 3, ma non ci sentiamo di spendere per lui un’insufficienza, dato che questi numeri non hanno pesato sull’andamento del match, avendo ricevuto appena 13 palloni. In difesa, peraltro, si è mosso bene.

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