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SuperLega

Un'Itas mai doma va sotto, poi risorge e torna capolista

Il girone di andata della Superlega dell’Itas Trentino si chiude con un successo conquistato all’insegna della pura resilienza, ovvero della capacità di resistere anche quando si viene travolti dagli avversari e pare che nulla vada per il verso giusto. La pallavolo è uno sport strano, può succedere di trovarsi sotto per 2 set a 1 e per 2-4 nel quarto parziale, messi in un angolo dal servizio e dall’attacco di una Piacenza modello rullo compressore, con il rischio di ritrovarsi ad archiviare la fase accendente della regular season al terzo posto, accoppiata nel quarto di Coppa Italia con Civitanova, e un’ora dopo festeggiare una vittoria a dir poco rocambolesca e un primo posto assoluto, che vale il quarto di finale con Monza. Con un sentito e dovuto biglietto di ringraziamento a Modena, che è andata ad espugnare il campo di Verona facendo all’Itas un vero preziosissimo regalo di Natale anticipato. Il primo posto arriva grazie al quoziente set, con Perugia e la stessa Verona appaiate a quota 26 punti, come era avvenuto nella passata stagione quando il primato finale era stato assegnato all’Itas Trentino nello stesso modo.

II numeri complessivi di questo match, che i campioni d’Italia hanno vinto per 3-2 (22-25, 25-19, 15-25, 25-21, 15-9), fanno abbastanza impressione, dato che in attacco Piacenza ha realizzato qualcosa come 29 punti in più di Trento e al servizio l’ha quasi doppiata (10 ace a 6), una superiorità assurda in questi due fondamentali, polverizzata, o quasi dagli errori, sia quelli dai nove metri, che si pagano ma fino ad un certo punto (13-21), sia quelli in attacco (4-11), ben più pesanti. Sbertoli e compagni si sono presi tutte le sassate del primo (15 attacchi contro 10 e 4 ace contro 1) e del terzo set (18 attacchi contro 7 e 3 ace contro 1), ma poi sono stati capaci di ripartire andando a vincere un quarto set che gli ace in serie di Bergmann avevano riaperto (da 15-11 a 15-16) e un tie break di fatto dominato con la calma dei forti. Una prova di carattere, costruita senza poter contare su Faure, mai in partita, ben sostituito da Gabi Garcia, cambio molto prezioso.

La cronaca

Per l'ultimo impegno della fase ascendente di regular season Marcelo Mendez riparte dai sette titolari visti in campo già giovedì sera contro Lubiana in Champions League: Sbertoli in regia, Faure opposto, Michieletto e Ramon schiacciatori, Flavio e Bartha centrali, Laurenzano libero. La Gas Sales Bluenergy risponde con Porro al palleggio, Bovolenta opposto, Gutierrez e Mandiraci in banda, Simon e Galassi al centro, Pace libero. In avvio Piacenza prova a fare la voce grossa con Mandiraci (2-4 e 4-6), ma un errore di Bovolenta rimette subito in carreggiata i Campioni d'Italia (7-7) che poi passano avanti sul 10-9 con un muro vincente di Michieletto. Il vantaggio dura però un attimo, perché poi Mandiraci realizza un ace e Galassi mura Bartha per il 10-12, che costringe i gialloblù a rifugiarsi in un time out. Alla ripresa, è ancora il turco a fare la differenza in battuta (10-14); l'Itas Trentino prova a risalire la china con la stessa moneta (ace di Bartha per il 14-16), ma anche in questo caso gli emiliani allungano di nuovo con muro e servizio (stavolta di Gutierrez: due per il 14-20). Lo 0-1 esterno arriva sul 22-25, dopo che Trento aveva comunque offerto segnali di ripresa (19-21 e 21-22) con Bartha e Ramon in evidenza.

I padroni di casa provano a reagire in avvio di secondo parziale con Michieletto (5-3), ma uno scatenato Bovolenta prima pareggia i conti e poi offre lo spunto (5-7) che consiglia Mendez di interrompere il gioco. Alla ripresa, si scatena la fase di break point gialloblù, che passa dai servizi di Ramon e dai muri (due consecutivi) di Flavio per il 12-9. L'Itas Trentino prende sempre più velocità (14-10 e 18-13) con Ramon (muro tetto su Gutierrez), ma l'inserimento della diagonale Travica-Leon nella metacampo emiliana rianima gli ospiti (18-15). Trento fiuta il pericolo e riparte con Michieletto (22-17), ottenendo il punto del pareggio nel computo dei set sul 25-19, con un muro del neoentrato Gabi Garcia su Gutierrez.

La tendenza si inverte di nuovo dopo il cambio di campo, con la Gas Sales Bluenergy subito pimpante in avvio di terzo periodo (2-5) grazie alla consistenza a rete di Gutierrez; Mendez allora avvicenda Faure con Gabi Garcia e proprio un ace del neoentrato riporta sotto i padroni di casa (6-7). Con la battuta, sempre di Gutierrez, Piacenza scappa via di nuovo (da 7-9 a 7-12); i gialloblù provano a rientrare con Bartha (10-13), ma i biancorossi si esaltano in difesa e contrattacco col solito Mandiraci (13-18 e 15-22) volando veloci verso il punto dell'1-2 esterno che arriva sul 15-25.

I Campioni d'Italia non si arrendono e voltano pagina alle riprese delle ostilità, mettendo in campo grinta e voglia di rivalsa che passano per le mani di Bartha e Sbertoli (entrambi a segno a muro per il 6-4). Piacenza si innervosisce, sbaglia parecchio (8-4) e Trento ne approfitta per scappare via (10-6) sino al 15-11, prima che il neoentrato Bergmann (dentro al posto di Gutierrez) non ricomponga totalmente lo strappo con una buona serie al servizio (15-15), condita anche da due ace consecutivi. Il brasiliano firma anche il punto del sorpasso (15-16), ma nel momento più difficile l'Itas Trentino si risolleva ancora con Michieletto e Gabi Garcia (19-16 e poi 21-18); proprio un ace di Alessandro porta la sfida al tie break sul punteggio di 25-21.

Il quinto e decisivo set si gioca punto a punto sino al 4-4, poi i Campioni d'Italia scappano via (8-6 e 11-6) con Sbertoli al servizio e chiudono il discorso già sul 15-9 conquistando il primo posto al termine del girone d'andata con un colpo di reni degno del miglior sprinter ciclistico.
(fonte Trentino Volley)

Il tabellino completo

Le nostre pagelle

RICCARDO SBERTOLI (pal) 7+ – Non stata la sua miglior giornata per precisione nelle alzate e scelte, ma ha saputo stringere i denti e aspettare che il vento cambiasse, come i compagni più esperti. Per fortuna la spalla uscita malconcia dall’estate azzurra sta tornando a posto e lui può ricominciare a forzare il servizio, grazie a questo porta in dote un ace e ben 10 break point, 5 dei quali spaccano il tie break (da 7-6 a 11-6).

THEO FAURE (opp) 5 – Non è stata la sua partita, ha sofferto il muro emiliano, che non è riuscito a tagliare fuori con le solite traiettorie millimetriche, anche perché non ha ricevuto assist ideali per farlo. Il primo set lo ha chiuso chiude pure con il 67%, ma parliamo di 2 palloni su 3. Il 36% del secondo e 25% del terzo hanno consigliato a Mendez di avvicendarlo con Gabi Garcia.

ALESSANDRO MICHIELETTO (sch) 7,5 – Nel primo e nel terzo set viene reso inoffensivo da Piacenza, che ne ha limitato l’attacco rispettivamente al 14% e al 25%, fra il resto si è rifugiato spesso in palleggi d’attacco che possono essere una soluzione occasionale, ma non sistemica. I set vinti, tuttavia, portano tutti il suo marchio di fabbrica: nel secondo vanta il 67% in attacco e 2 muri; nel quarto il 71% e 1 ace con la serie di servizi, che hanno portato il punteggio da 3-4 a 8-4; nel quinto il 50% in attacco. E alla fine risulta pure il migliore in campo, tanto per cambiare.

JORDI RAMON (sch) 7 – Anche per lui la giornata è di pura sofferenza. In battuta viene bersagliato dal servizio piacentino e incassa 4 ace, ma poteva andare anche peggio, in attacco tiene botta pur con percentuali non esaltanti. Ha dimostrato, però, di saper soffrire e combattere al pari degli altri, limitando gli errori e piazzando anche due muri vincenti, che non sono nelle sue corde. La sua battuta ha portato un solo ace, ma anche 8 preziosi break point. Alzi la mano chi avrebbe scommesso che avrebbe tenuto il campo così per l’intero girone di andata.

FLAVIO RESENDE(cen) 7+ – Con una ricezione al 32% di tocchi positivi e 18% di perfetti i centrali devono ritagliarsi degli spazi a muro e al servizio, altrimenti rischiano di fare gli spettatori. Che è proprio quello nel quale si è applicato il brasiliano, piazzando 4 muri e propiziando 6 break point con un ace su Mandiraci. Il voto non può essere più alto, a causa del 38% in attacco, ma il suo contributo è stato di sostanza.

BELA BARTHA (cen) 7,5 – In attacco ha fatto molto meglio di Flavio (62%) e a muro quasi lo imita (3 block). Peccato che il suo servizio si sia limitato a produrre la miseria di 3 break point. Nel girone di ritorno ci sarà bisogno di un suo apporto più sostanzioso in questo fondamentale.

GABRIELE LAURENZANO (lib) 6,5 – Con un servizio incisivo come quello che ormai domina la SuperLega, che negli anni ha soffocato sempre più le percentuali in ricezione di tutti i giocatori, soprattutto dei liberi, si fa fatica a valutare il suo 29% di tocchi precisi e il 13% di perfetti, anche perché l’amico ed ex compagno di squadra Domenico Pace ha fato meglio (50% e 25%). ha incassato comunque due soli ace e ha difeso quello che poteva.

GABI GARCIA FERNANDEZ (opp) 7 – Se nel ruolo di schiacciatore la coperta è cortissima in quello di opposto con il portoricano a disposizione è molto più lunga e vale la pena srotolarla quando serve, come in questa circostanza. In attacco non ha ricevuto molti palloni (appena 10 in tre set), ma li ha utilizzati bene (60%), così come al servizio ha saputo rendersi utile (1 ace a 4 break).

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