Una Trentino Energie senza mordente cede per 3-0 a Mandello
L’imbattibilità stagionale della Trentino Energie si infrange al primo impegno in trasferta. La sfida sul campo della Cartiera dell’Adda finisce infatti con un 3-0 mai in discussione a favore della padrone di casa, che si sono appoggiate ad un servizio incisivo, ma sopratutto ad un attacco efficientissimo (48% contro il 32% delle ospiti) e sulla capacità di contenere gli errori, portandoli quasi a zero (appena 2 in attacco in 3 set), per tenere sempre in mano le sorti del match.
In casa Argentario si fatica a trovare qualche aspetto del gioco che abbia funzionato, forse solo la battuta, che ha portato 8 ace e il muro per quanto concerne i punti diretti (7-3), ma non certo per la sua capacità di contenere gli attacchi bergamaschi e avviare le rigiocate, visto che Parodi (e non solo lei) vi si è "appoggiata" con una regolarità disarmante. In grossa difficoltà l’attacco, che non ha saputo trovare alcun punto di riferimento affidabile in tre set.
Ora serve una settimana di lavoro a testa bassa per preparare al meglio un derby casalingo contro l’Ata che non potrà essere affrontato mettendo in campo questi standard di gioco.
La cronaca
La Cartiera dell’Adda affronta il primo set, e l’intera partita, con Melania Lancini in regia, Alessia De Gregorio opposta, Giulia Bonafini e Alessia Parodi in banda, Alice Readelli ed Elisa Visconti al centro, Greta Vecera libero. La Trentino Energie risponde con Aurora Bonafini al palleggio, Chiara Groff opposta, Katerina Pucnik e Monika Costalunga schiacciatrici, Serena Sfreddo e Amelie Pixner centrali, Ilaria Garbo libero.
Si capisce fin dalle prime battute che non sarà una serata facile per l’Argentario, che si ritrova subito ad inseguire. Prima dal 3-1 al 3-3, poi da 5-3 a 5-6, unico vantaggio trentino della frazione costruito con un attacco di Costalunga e uno di Groff. In un attimo il turno al servizio di Parodi ribalta la situazione (8-6). Il problema è che il Mandello gioca una pallavolo molto pulita e non regala nulla, viceversa le trentine a questo punto hanno già commesso 4 errori.
Fino al 13-12 le due squadre rimangono appaiate, ma poi il turno al servizio di Redaelli scompiglia le carte, dato che Parodi prima buca il muro a due trentino e poi mura Groff, la quale commette a seguire l’errore del 15-12 che risulterà decisivo. L’Argentario lima lo svantaggio con un ace corto della stessa Groff (16-15) e spreca una ghiotta freeball lasciando cadere un bagher avversario sulla linea dei tre metri (18-16). È un ace della neoentrata Svetlana Longa a riaccendere le speranze della Trentino Energie (20-19), ma è solo attimo, perché poi Giulia Bonafini fa secca Pucnik con il servizio e poi Readelli in fast e Parodi in attacco blindano il set (23-19), che si chiude con un attacco dell’ispiratissima Parodi sul muro ospite: 25-22.
Il secondo set comincia sulla falsariga del primo, ovvero con le due squadre sempre molto vicine, ma anche con le bergamasche sempre avanti di un’incollatura. L’Argentario prova al forzare il servizio (ace di Aurora sulla sorella Giulia Bonafini), ma non basta per contrastare l’efficienza dell’attacco del Mandello, che va a segno con tutte le proprie giocatrici, in particolare l’ispirata opposta De Gregorio. Una fast di Redadelli vale il +3, poi le lombarde dilagano con i servizi della regista Mancini, uniti a due bordate della solita De Gregorio. Sul 14-9 Mario Martinez ha già chiamato due time out e non c’è più alcuno spazio di rimonta. Il Mandello conquista break point su break point ad ogni rotazione, impietosi i tre ace consecutivi di De Gregorio su Pucnik, Garbo e la neo entrata Longa. Il 25-14 finale è il parziale più pesante incassato negli ultimi due campionati dopo il 25-9 di Schio (novembre 2022) e il 25-12 contro Peschiera del febbraio scorso.
La terza frazione è ancora un continuo nuotare contro corrente per le argentelle. che vanno sotto di due già sul 4-2 (alzata ingestibile per Costalunga) e di quattro dopo due ace consecutivi di Lancini su Pucnik e Costalunga e dopo un contrattacco di Parodi, che si appoggia sistematicamente sul muro trentino con successo. L’unica reazione della Trentino Energie arriva grazie ad un raro errore di Giulia Bonafini e ad un ace della sorella Aurora (11-10), ma sono solo due episodi, perché poi un tocco di Visconti e un errore di Bonafini in attacco (con il secondo tocco) creano un divario non più colmabile (17-13). Entrano Della Valentina e Zara con il doppio cambio e l’errore della schiacciatrice roveretana vale il 19-15, poi De Gregorio realizza un ace su Costalunga e Pucnik sbaglia in attacco (22-16). Il 24-17 è un punto in difesa del libero Vecera, il 25-19 il solito mani e out di Parodi.